Sic Transit Scientia Mundi

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Il progetto

Architettura critica

Nel ’68-’69, nella facoltà occupata, il gruppo Città Fabbrica si presenta agli esami di Composizione 3 (relatore l’architetto Carlo Mollino) con il primo progetto di architettura critica: architettura contro, Sic Transit Scientia Mundi, che con ironia dissacra i miti e i riti del Politecnico che ci ospitava attraverso le 20 tavole colorate a mano di un progetto architettonico, parodia della realtà vissuta nell’istituzione universitaria, acritica, impregnata di autoritarismo, nepotista e arrivista, centro di potere per incarichi e appalti, collusa con i poteri economici e politici, che non tiene in alcuna considerazione una didattica critica, informata, aggiornata su tendenze e tecnologie, capace di formare i nuovi architetti dando loro gli strumenti conoscitivi per intervenire a migliorare il mondo.

Architettura contro

"architettura come arte demolitoria"

Questo atteggiamento progettuale critico formerà in seguito, dopo la laurea del 1969, l’attività professionale dello Studio65 fin dal suo esordio, dai primi progetti di interni e architettura degli anni ’70, e rimarrà una delle componenti ricorrenti nella poetica dello studio per tutti i suoi cinquant’anni di vita.

contenuti

Disegni / Diapositive

Data

1968

tipologia

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